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Acqua termale e minerale

classificazione acqua

"Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute"

D.Lgs. 8-10-2011 n.176

Per le acque potabili, le ultime due specificazioni (caratteristiche igieniche e proprietà salutari) non sono invece richieste. Le normali acque potabili possono essere sottoposte a trattamenti di potabilizzazione o battericidi. Invece sulle acque minerali è tassativamente vietato operare qualsiasi trattamento chimico che ne alteri la composizione: l'unica deroga consentita è l'eventuale aggiunta di anidride carbonica per renderle gassate.

È invece definita acqua termale, l'acqua minerale naturale le cui particolari caratteristiche chimico-fisiche e batteriologiche, la rendono utilizzabile per fini terapeutici.

La classificazione di Marotta e Sica (1933) rappresenta attualmente in Italia la classificazione cui è subordinata l'autorizzazione all'utilizzo di acque minerali. Tale classificazione comprende tre parametri: temperatura, residuo fisso e composizione chimica.

CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA TEMPERATURA 

CLASSIFICAZIONE IN BASE AL RESIDUO FISSO

Il residuo fisso esprime la quantità totale dei soluti presenti nell'acqua, in prevalenza sostanze inorganiche. La determinazione del residuo fisso è tra le più importanti indagini da svolgere su un'acqua termale anche perchè rientra nella classificazione ufficiale delle acque terapeuticamente attive sia ad uso termale che imbottigliate. Solitamente espresso in mg/L, il residuo cui si fa riferimento più comunemente è quello a 180°C:

 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA COMPOSIZIONE CHIMICA

In base alla composizione chimica del residuo fisso, l'acqua termale deriva il proprio nome dall'elemento o dall'insieme di elementi di cui è formata. Nella determinazione della composizione ionica predominante si tiene conto in primo luogo dell'anione (o degli anioni) prevalente ed in secondo luogo del catione. Quando uno ione è presente in quantità superiore a 20 mEq/litro dà il nome all'acqua. In base alla composizione ionica prevalente, le acque minerali vengono classificate in:

La presenza contemporanea di diversi ioni prevalenti dà origine ad acque minerali pluriioniche.